Se te lo stai chiedendo, ti trovi su Euro Turnover, lo spin-off di Turnover Newsletter dedicato agli Europei di calcio, che esce ogni venerdì fino al termine del torneo.
Buona lettura!
Ricevi Turnover Newsletter ogni domenica:
Agli Europei ci stiamo scordando del Var
Ce ne siamo accorti tutti, la domanda è se eravamo pronti. Ognuno di noi, quindi, è bene che si interroghi su quanto è assuefatto, o meno, all’utilizzo del Var, dopo una vita intera a guardare il calcio senza.
Capirlo è facile: hai fatto caso a quanto poco è stato usato il Var nella fase a gironi di Euro 2020 oppure ti è sembrato normale? A me, ad esempio, ha fatto strano. Probabilmente ne sono già dipendente.
Nelle prime 36 partite solo cinque volte gli arbitri sono andati a consultare il monitor, ovvero una ogni 7 gare. Numeri ben diversi da quelli dei campionati nazionali. El País, ad esempio, scrive che durante l’ultima Liga ci sono state 104 gite dell’arbitro allo schermo, una ogni 3 partite: più del doppio degli interventi.
Poi ci sono le revisioni, 21 durante la prima parte della campagna europea. In 14 di questi casi è stata confermata la prima decisione del direttore di gara e solo 7 volte è stata rettificata. Significa - più o meno -una correzione ogni 5 partite. Al di sotto della media delle competizioni UEFA, che parlano di una correzione ogni 3,25 partite.
Per fare un confronto, a novembre 2019 Rizzoli ammoniva gli arbitri di serie A su come fosse necessario alzare il livello delle loro prestazioni dopo che le correzioni del Var erano salite a una ogni 2,3 partite, contro il rapporto di una correzione ogni 3,7 sfide nei mesi iniziali della stagione 2018/19.
Gli altri campionati in cui è presente non fanno eccezione: l’utilizzo del Var è stato di gran lunga superiore nei mesi scorsi.
Ma nella stanza del Grande Fratello degli Europei non se lo sono certo dimenticato, anzi, c’era da aspettarselo che andasse così.
"Vogliamo che si intervenga soltanto nelle situazioni chiare ed evidenti e non negli episodi 'grigi', che devono essere lasciati all'intepretazione dell'arbitro in campo" aveva anticipato il responsabile degli arbitri Uefa Roberto Rosetti in una video-conferenza propedeutica a Euro 2020.
“Gli arbitri non fischiano allo stesso modo in tutti i luoghi, né un fischio ha sempre la solita ripercussione, né i giocatori si comportano allo stesso modo” spiega dalla Spagna Eduardo Iturralde, ex arbitro internazionale e opinionista di Cadena SER. “Ciò che accade in un Europeo non può essere paragonato a un match di campionato. Se alla Repubblica Ceca viene fischiata una sanzione ingiusta probabilmente non accade nulla, la stessa in un Real Madrid-Barcellona e monta subito lo scandalo”. Severo ma giusto.
Euro Turnover torna venerdì prossimo!
Leggi gli ultimi episodi di EuroTurnover:
• Magie, dj e Playstation: il Galles si prepara ad affrontare l’Italia
• La Danimarca e quella disperata ricerca di equilibrio
Leggi le ultime puntate di Turnover Newsletter:
• Farsi videochiamare da Magic Johnson costa 500 dollari
• Sai che la Lazio ha pure una nuova squadra di basket?
• Il primo Mondiale vinto dall'Italia (fascista)