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Tutti i numeri di José Mourinho
È difficile per chi era in vita intorno al 2010 e tifoso dell'Inter, non voler bene alla Roma di oggi. Era già successo dopo il Triplete, quando il popolo nerazzurro si era schierato dalla parte "blanca" del duello tra Barcellona e Real Madrid, affezionandosi a quest’ultimi. Quel magnifico dualismo tra Pep Guardiola e José Mourinho. Due filosofie di intendere il calcio in perenne scontro. Poco importa se Mourinho quei tifosi interisti li aveva traditi nel modo peggiore nella notte più bella: chi lo ha amato una volta lo amerà per sempre.
In Roma-Sassuolo festeggerà le 1000 panchine in carriera. Lui dice che gli importa poco ma vanesio com’è comprerà una torta con le candeline. Come minimo. Vorrei che per una volta a parlare per lui, e ricordare tutto quello che ha fatto, fossero i numeri. Ecco i più importanti che ho trovato sui suoi vent'anni da tecnico. Perché troppo spesso il personaggio supera il professionista, ma quando si muove José si muove la storia. Basta parole sprecate.
• Prima cosa: ha vinto il campionato in tutte le nazioni dove ha allenato. In Primeira Liga, Portogallo (due volte), Premier League (tre), Serie A (due) e Liga.
• Inoltre, è l’unico tecnico della storia capace di vincere sia la Champions League che la Coppa Uefa o l’Europa League più di una volta.
• In serie A (77 gare), Liga (62) e Premier (63) è pure stato il più veloce di sempre a raggiungere le 50 vittorie.
• Non a caso è anche l'allenatore che nei top-5 campionati ha vinto di più: 355 vittorie contro le 340 di Pep e le 336 di Ancelotti.
• In Italia solo Antonio Conte ha una media punti da allenatore più alta di lui: 68% contro il 65% dello Special One che registra anche 87 presenze in meno. 138 contro 51. Ci credo che lo odia.
Buon millesimo anniversario José, poi ci rifacciamo per questo spot
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