Lo speaker del Boca Juniors impazzisce per un gol del Grosseto, in serie C
Turnover Newsletter stagione 1 episodio 21
Ciao,
Sono Matteo Lignelli e questo è il 21esimo episodio di Turnover. Ti ricordo che è sempre aperto un breve sondaggio online per capire cosa ne pensi di questa newsletter.
Ci sentiamo tra una settimana.
Buona lettura!
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I contenuti di questo episodio
📣Lo speaker del Boca Juniors impazzisce per un gol del Grosseto, in serie C
📱Su TikTok si può imparare a giocare a calcio
🎠La prima donna a vincere il Grand National
📸La foto della settimana
🏓Del boom del Padel si sapeva, ma ecco i numeri
🏀Milano la capitale europea dei playground
📚I consigli di Turnover
Lo speaker del Boca Juniors impazzisce per un gol del Grosseto, in serie C
“Che spettacolo!”. È questo il commento dei tifosi del Grosseto, club toscano del girone A di serie C, che ricorre più spesso sotto a questo video pubblicato a fine marzo. Mi raccomando, ascoltalo col volume al massimo.
Ti ha fatto gasare? Eh ci credo, pensa se fosse capitato alla tua squadra del cuore. Adesso ti schiarisco le idee. Come ha spiegato la società, “da un anno Julio Gramajo, speaker e commentatore sportivo del Boca Juniors, la squadra più importante dell’Argentina (quella di Maradona, tanto per capirsi!), ha cominciato a seguirci sui nostri social mettendo ‘mi piace’ ai post, spesso commentandoli anche”.
Come è finito il baccaglio? Bene, direi, perché il Grifone lo ha contattato. “Abbiamo scoperto – svelano - che da Buenos Aires tifa Grosseto per due motivi: uno perché vorrebbe vivere a Monte Argentario, e per questo da grande appassionato di calcio ha cercato la squadra più vicina, e poi perché il 12 è il suo numero preferito e il Grosseto Calcio è nato proprio nel 1912”.
“Ma non è tutto – aggiungono -. Qualche giorno fa il gol di Sicurella contro il Livorno (gara del 16 marzo, finita 2-2) lo ha talmente entusiasmato che ha voluto farci un regalo: ci ha mandato un commento audio del gol di Sicurella, così come fa settimanalmente con i gol del Boca Juniors”.
A quel punto la voce è stata montata sulle immagini di Eleven Sports e ne è uscito questo capolavoro. L’ennesimo stagionale per i toscani, che da neopromossi “rischiano” di centrare i playoff.
Su TikTok si può imparare a giocare a calcio
C’è un ragazzo che si chiama Giorgio e ha avuto un’idea molto interessante: sfruttare i brevi video di TikTok per insegnare alla Generazione Z (ma anche ai loro genitori, però su Facebook) a giocare a calcio. Mostrando, in particolare, tutti quei gesti tecnici che possono creare superiorità numerica in campo. A bordo con lui sono saliti altri due colleghi di una scuola calcio torinese, legata alla Juventus, e Ottavia, una super grafica.
Cambi di senso, di direzione, tiri al volo, rovesciata. Sul loro profilo (sono anche su Intagram) c’è un po’ di tutto. Hanno pure replicato alcuni gol parecchio famosi (guarda sotto👇🏻). Non vogliono assolutamente essere chiamati la “dad del calcio”: in questo articolo per Social Media Soccer ho spiegato perché.
La prima donna a vincere il Grand National
“Non mi sento né maschio né femmina, non mi sento nemmeno umana. È tutto semplicemente incredibile”. Queste le parole (diffuse dalla’Ansa) di Rachael Blackmore, irlandese di 31 anni e prima donna a vincere il Grand National di Aintree. Non era mai accaduto dal 1893 (le donne partecipano dal 1975), quando è nata la competizione che si sviluppa su un percorso di 7 chilometri, con i cavalli che devono compiere due giri del tracciato superando 30 ostacoli.
È accaduto in un’atmosfera surreale senza i consueti 70mila spettatori e in un Paese in lutto per la morte del Principe Filippo d’Edimburgo. Si è presa un montepremi di 750mila sterline (più di 860mila euro), ma chi aveva puntato su di lei ha guadagnato 11 volte quanto scommesso. Difficile dividere ippica e betting, di cui su Turnover ho parlato nella scorsa puntata.
La foto della settimana
Tom Brady è andato in visita a Disney World con la famiglia due mesi dopo la vittoria del Super Bowl coi Tampa Bay Buccaneers. È una tradizione che, per i vincitori, va avanti dagli anni Ottanta.
Del boom del Padel si sapeva, ma ecco i numeri
Chi non ha un’amica o un amico sui social che posta video e foto mentre gioca a Padel? Insomma, la sua diffusione è uno dei fenomeni sportivi più interessanti dell’ultimo anno e, proprio perché è recente – almeno in Italia – non è semplice trovare numeri in grado di spiegarlo.
Due conti però li ha fatti l’Osservatorio Sportclubby, la principale piattaforma in Italia per prenotare campi e attività in palestra, online e all'aperto. Secondo lo studio negli ultimi sei mesi c’è stato un aumento del 58% di prenotazioni per campi da tennis/padel rispetto allo stesso periodo del 2019/2020. Nonostante il “semaforo rosso” che si è acceso a intermittenza per ogni regione dall’autunno in poi
Altri due dati mi sono sembrati particolarmente interessanti:
• A dare la spinta maggiore a questa crescita è stato il padel, con un +64% delle prenotazioni totali in autunno-inverno rispetto a quello precedente.
• La maggior parte dei nuovi “adepti” praticavano crossfit, pesistica (11%) e sport outdoor (9%). Tanti di loro, quindi, si allenavano nelle palestre, luoghi messi a dura prova dalla pandemia.
Milano la capitale europea dei playground
“Ovunque tu vada, nel capoluogo lombardo trovi un campetto” assicurano quelli di Superbasket che nominano Milano “Capitale europea dei playground”. Affermazioni forti, ma comunque intriganti se si dà un’occhiata alle cifre dell’articolo. Che contiene anche una lista dei migliori campi per sfidarsi non appena sarà possibile farlo. Io ne ho una voglia matta.
“Stando all’ultimo ‘censimento’, datato al 2014, Milano vanta la bellezza di 153 playground per giocare a pallacanestro all’aperto e gratuitamente (attualmente sono 185 in totale, contando però anche quelli da pallavolo) – si legge - 43 in più di Londra, 92 in più di Parigi, 110 in più di Roma, 34 in più di Manhattan. Per rendere l’idea della densità di campetti nell’area urbana del capoluogo lombardo, la superficie di Milano è pari a 181,8 chilometri quadrati. Un’aiuola rispetto ai 1.572 chilometri quadrati di Londra o ai 1.285 di Roma”.
Prima di lasciarci, un paio di consigli
C’è un podcast del Guardian che racconta storie dimenticate sul calcio. È stupendo, puoi ascoltarlo su Spotify.
I giocatori dell’Everton sono stati pescati dalle telecamere ad annusare una piccola busta prima di scendere in campo. Sono sali a base di ammoniaca, usati da tempo nello sport. Ne ho parlato per il Corriere.
Il New York Times e la sua guida spaziale alle Olimpiadi. Con un’illustrazione figa.
L’atmosfera del Mondiale di Italia 90, spiegata bene.
Per questo episodio è tutto
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