Ciao,
Sono Matteo Lignelli e questo è il sedicesimo episodio di Turnover, una newsletter che non avrebbe mai pensato di finire a parlare dell’All Star Game. E invece…
Ci sentiamo tra una settimana.
Buona lettura!
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I contenuti di questa mail
🇺🇸 Un All Star Game diverso: Usa vs Resto del mondo
☕️ Maglie che sanno di caffè
📊 Chi fa più possesso palla in Europa?
🎥 Il primato del canale You Tube della serie A
Un All Star Game diverso: Usa vs Resto del mondo
Chiusa la prima metà della stagione Nba ecco che siamo arrivati - a suon di polemiche - all’All Star Game, la gara delle stelle che nel 2021 è concentrata in una notte (nella bolla improvvisata di Atlanta) e chiaramente risente delle limitazioni imposte dalla pandemia. Ma anche delle proteste di alcuni giocatori, che avrebbero preferito riposare e pensare alla salute.
Vuoi comunque seguirlo? Questi sono gli orari italiani:
Ore 23: via alle celebrazioni
Mezzanotte: Skillis Challenge e gara da tre
Ore 2: Team LeBron vs Team Durant
(La gara delle schiacciate è confinata nell’intervallo).
Anche quest’anno ci sono due capitani, LeBron James e Kevin Durant, che come al campino (no dai, non così brutalmente) hanno fatto le squadre. Sono queste qua:
C’è invece chi, come HoopsHype, sulla base di alcuni ragionamenti - tra cui il fatto che il greco Giannis Antetokounmpo sia stato l’Mvp delle ultime due stagioni - propone una sfida diversa, di cui si è parlato a lungo anche in passato. Che a loro modo di vedere sarebbe più interessante: giocatori americani contro resto del mondo. Niente di rivoluzionario, sia chiaro, però ecco cosa verrebbe fuori.
Playmaker
Team Usa: Stephen Curry (Golden State), che con una media di 29.5 punti e 6.4 assist per gara è tornano ai suoi livelli.
Resto del mondo: Ben Simmons, il nativo australiano dei Philadelphia 76ers che segna 16 punti a partita ed è un leone in campo, tanto da essere in corsa per il premio “Defensive Player of the Year”.
Guardia
TU: Il “barba” James Harden, ex Houston che oggi gioca a Brooklyn, leader negli assist.
RDM: Luka Doncic di Dallas, 22enne sloveno esploso al Real Madrid che ha fatto rinnamorare un sacco di persone al basket europeo.
Ala piccola
TU: Kawhi Leonard, una forza della natura in maglia Clippers dopo esser stato bandiera di San Antonio.
RDM: Il gigante greco Giannis Antetokounmpo leader dei Bucks.
Ala grande
TU: Il re della Nba, LeBron James, il prescelto che ha riportato l’anello a Los Angeles sponda Lakers.
RDM: Nikola Jokic. Un po’ fuori luogo il centro serbo dei Denver Nuggets come 4 ma in questo ruolo non c’erano grandi alternative. Secondo HoopsHype, che per esempio non contempla il nostro Danilo Gallinari, non a caso il 30enne senza apparizioni all’All Star Game più pagato nella storia Nba.
Centro
TU: Anthony Davis (Lakers) che sa fare alla perfezione entrambe le fasi ed è dotato di un atletismo pazzesco.
RDM: Joel Embiid, secondo marcatore della Lega con 30 punti per gara (e 11.3 rimbalzi). Gioca nei Philadelphia 76ers ed è di origine camerunese.
Qui le riserve.
E allora passiamo subito ai consigli.
Dicevo che è finita la prima parte della regular season Nba: ecco le pagelle di Davide Chinellato per La Gazzetta dello Sport.
“I Knicks sono come i Bink-182”. Un pezzo del New York Times che va letto solamente per il titolo.
Una newsletter mensile sulla pallacanestro che potrebbe interessarti: Galis di Francesco Mecucci.
Maglie che sanno di caffè
Sono in fase di test alcune maglie da calcio realizzate al 35% con residui di caffè e al 65% riciclando bottiglie di plastica. Le sta provando, neanche a dirlo, il club “vegano” Forest Green Rovers, riconosciuto dalla Fifa come il “più verde del mondo”.
Il Rovers, di proprietà di un noto imprenditore nel campo dell’energia verde, Dale Vince, è una squadra di Nailsworth, nel Gloucestershire, che gioca nella quarta serie inglese, la League Two. Per due anni ha usato parti di bambù per realizzare completi da gara, oggi lo sponsor tecnico Playerlayer crede di aver trovato un'alternativa migliore.
Un progetto che ha attratto parecchia curiosità, che si presta a titoli fighi sui giornali e sul web, ma che dovrà essere seguito nel tempo per capire se e quanto può essere realmente efficace. Non basta una partita. In cantiere c’è poi un’opera ben più ambiziosa: l’Eco Park Stadium, un’arena totalmente in legno ed ecosostenibile all’interno di un parco di oltre 400milla metri quadrati.
Momento food
Non sai come buttare via dieci minuti della tua vita? È in questi casi che Turnover newsletter assolve davvero le sue funzioni. El Mundo ha accostato ogni club della Liga a una “tapa”: qui puoi leggere cos’è venuto fuori.
Chi fa più possesso palla in Europa?
Torno serio. Nel Weekly Post del CIES Football Observatory sono stati analizzati i dati InStat sulla direzione dei passaggi effettuati durante la stagione in corso da più di 500 squadre di 31 campionati europei. In particolare il report si concentra sulla percentuale di “passaggi indietro”, quelli che permettono di “costruire” e “andare avanti”. È una statistica che la dice lunga (ma non tutto) sulla filosofia di una squadra e di quanto sia portata a concentrare il proprio gioco sul possesso palla.
Sui 500 club presi in considerazione spicca (indovina!) il Manchester City di Guardiola, con il 41,6% di “passes backwards”. Nella top ten ci sono ben sei squadre delle cinque maggiori leghe europee e una sola italiana: il Sassuolo, prima di Barcellona, Paris St-Germain e Real Madrid. Sorprende anche lo Spezia. Qui sotto la top 20:
Il primato del canale You Tube della serie A
Con oltre 6,5 milioni di iscritti la serie A è la prima lega calcistica al mondo per numero di iscritti al canale You Tube. Ed effettivamente le sintesi delle partite (unico prodotto, dei tanti, che guardo con continuità) sono fatte bene.
Il 61% dei contatti proviene da paesi esteri, in particolare da Indonesia, India, Uk, Usa, Turchia e Russia. Da settembre 2020 a febbraio 2021 l’account ha avuto una crescita in termini di iscritti del 22%. In totale, si sommano circa 40 milioni di ore di visualizzazione e quasi 900 milioni di views complessive.
“Numeri importanti sono stati registrati anche in occasione dei live streaming delle gare di Coppa Italia trasmesse all'interno dei c.d. Dark Markets (territori in cui i diritti audiovisivi della competizione non sono stati venduti), tra le quali spicca Juventus-Inter, che ha totalizzato 3.741.025 visualizzazioni” aggiungono dalla Lega.
Per questo episodio è tutto
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