Ciao,
Sono Matteo Lignelli e questo è l’episodio numero 15 di Turnover, l’unica newsletter che non arriva la mattina presto.
Ci sentiamo tra una settimana.
Buona lettura!
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I contenuti di questa mail
📺 Le mire di Amazon sul calcio
📸 La foto della settimana
♻️ A che punto siamo con la Formula E?
🇧🇷 Ronaldo il Fenomeno e gli eSports
📝 Qualche consiglio di lettura
Le mire di Amazon sul calcio
È stata annunciata il 23 febbraio la nuova docu-serie di Amazon, All or Nothing: Juventus. Sarà trasmessa quest’anno in 240 paesi. I miei amici e colleghi bianconeri hanno preso molto bene la notizia e in generale ho visto diversi post e commenti raggianti.
Mah, che dire. Io sarei un po’ meno euforico se toccasse alla mia squadra del cuore. Intanto c’è già una serie di Netflix sulla Juve e poi, ai miei occhi, questo progetto di Amazon ha perso ogni attrattiva. Se una serie tv su qualcuno o qualcosa che amiamo molto (una squadra o un cantante, tornando alle strategie amazoniane) è un’occasione speciale, il colosso di Jeff Bezos è ormai arrivato al punto di appiattire ogni emozione sfornando prodotti in serie tutti uguali. Dovrebbe essere un avvenimento speciale, ma ora che la lista degli All or Nothing del servizio di streaming si sta allargando tutte le squadre sembrano essere speciali. E quindi nessuna lo è sul serio.
Nel 2018 è toccato al Manchester City, la scorsa stagione al Tottenham, in precedenza alla Nazionale brasiliana. Ci sono altri esempi in vari sport. E poi dopo averne vista una è molto chiaro cosa aspettarsi dal resto.
Senza contare che ogni mossa dell’azienda ha uno scopo ben preciso. Il 27 ottobre Gianluigi Sottile su Rivista Contrasti notava che “Prime Video in questi giorni è stato nominato ufficialmente come broadcaster della prossima edizione del Roland Garros, a poco meno di un anno dalla pubblicazione del cortometraggio sulla carriera di Andy Murray e dall’acquisizione dei diritti (negli Stati Uniti) degli US Open, dei Master 1000 e 500 e dei tornei femminili”. È successo anche nel rugby: All or Nothing: New Zealand All Blacks nel 2018 e successivamente diritti delle competizioni acquistati.
E pure nel calcio dato che in Italia, dalla prossima stagione, vedremo le partite del mercoledì sera di Champions (e non solo) sulla piattaforma di streaming, che per adesso pare aver rinunciato alla serie A. Di conseguenza, avere i diritti dei tornei non può che spianare la strada alla creazione di nuovi contenuti seriali ad hoc. Raggiungendo un’attrattiva che non ha eguali visto che Amazon mixa più servizi in un solo abbonamento: chi ha Prime video ha diritto, ad esempio, alle spedizioni in 24 ore degli ordini fatti sul sito.
Che il business sia redditizio l’azienda lo ha toccato con mano in Inghilterra. Come riporta il Guardian, acquistare venti partite della Premier League, il massimo campionato inglese, per 105 milioni di euro ha portato a una crescita degli abbonati del 35% nel 2019 (si fermava al 20% quella di Netflix), ovvero 1,86 milioni di abbonamenti per un totale di 7,14 milioni (nel 2019), contro i 12,3 milioni di abbonati Netflix, leader dello streaming in Uk.
La foto della settimana
Si chiama Jasmine Harrison, ha 21 anni, è inglese ed è la donna più giovane di sempre ad aver attraversato, remando, l’oceano Atlantico. 4.828 chilometri partendo da La Gomera (Canarie) il 12 dicembre e arrivando il 20 febbraio ad Antigua (Caraibi). Con lei altri 21 atleti.
A che punto siamo con la Formula E?
Per rispondere in senso stretto alla domanda: siamo alla settima stagione. È iniziata venerdì notte ed è la prima alla quale la Fia riconosce lo status di campionato del mondo. Un balzo in avanti per una competizione che era poco più che una sfida, nel 2011, quando l’attuale presidente della Formula E, Alejandro Agag, presentò il progetto a Jean Todt.
[🇮🇹Poca Italia: Le vetture elettriche correranno a Roma (non c’è ancora un calendario definitivo per il 2021) ma mancano costruttori italiani, così come un pilota proveniente dal nostro paese tra i 24 in gara].
Per rispondere in senso lato alla domanda: Lo “sport del futuro”, come lo descrive il Ceo Jaime Reigle - dichiarazioni riprese dal Foglio Sportivo - “creato per contrastare il cambiamento climatico” sta pian piano prendendo piede. Frutto dei grandi investimenti e dei miglioramenti visti in pista: oggi riusciamo ad assistere a qualche sorpasso decente, anche se lo spettacolo resta un’altra cosa.
Merito delle batterie (autonomia raddoppiata) e del fatto che le vetture riescano a sfiorare i 300 km/h. E dell’afflusso di costruttori di primo livello come Audi, Bmw, Mercedes, Porsche e altri.
Inoltre quest’anno (con Mediaset) anche Sky trasmetterà la Formula E, la quale spera così di alzare il livello della propria narrazione, come avviene per il resto del motorsport.
Ronaldo il Fenomeno e gli eSports
Purtroppo per te, pure oggi mi ritaglio uno spicchio sui videogiochi competitivi. Anche perché Palco 23, sempre sul pezzo, ha svelato l’ingresso nel settore di Ronaldo il Fenomeno. Il brasiliano prosegue la sua carriera da imprenditore - è già presidente del Valladolid e ha fondato un’agenzia di marketing - e con alcuni compagni (di affari, s’intende) ha tirato su Oddz Network. La holding prenderà vita nel corso dell’anno e si concentrerà “su aziende legate alla tecnologia, big data, gaming, eSports, esperienze sportive digitali”.
Prima di lasciarci, un paio di consigli
Per prima cosa ecco la risposta alla domanda che non ti lascia dormire: Perché Gasperini sta antipatico a tutti?
Se vuoi ridere un po’, per il Corriere Fiorentino ho raccontato la “sit-com Instagram” di Alino Diamanti, un toscano in Australia dal sinistro magico.
Il concetto delle partite in casa e in trasferta è stato cancellato dal Covid. Lo so che lo sai, ma il New York Times lo ha scritto meglio.
Per questo episodio è tutto
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