Ciao,
Il nuovo episodio di Turnover è finalmente fuori.
A venerdì
Buona lettura!
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Lo stadio del futuro
La frase che sentiamo ripetere più spesso - in Italia, ma non solo, dove siamo parecchio indietro nella costruzione degli impianti sportivi - è che un nuovo stadio di proprietà deve essere multifunzionale, in grado di ospitare ogni tipo di evento e “vivere” 7 giorni su 7 per 12 mesi l’anno. Più eventi = più incassi = più soldi per la società. Semplice.
In una prima fase si è pensato soprattutto a strutture che potessero ospitare i grandi eventi, come i concerti, al di fuori del mondo dello sport. Ma con sempre più manifestazioni itineranti (come l’ultimo Europeo) e la volontà da parte dei club più grandi di esplorare ogni latitudine del mercato, lo stadio del futuro dovrà essere in grado di fare da casa a più discipline sportive possibili. Quella delle manifestazioni e dei tornei che si spostano qua e là, anche da un continente all’altro, è una tendenza in forte crescita che darà frutti a quelle realtà che si metteranno nelle condizioni di sfruttarla.
Pensiamo al Tottenham: il nuovo stadio dei londinesi può trasformarsi per ospitare una partita di football americano in tempi relativamente brevi. La tecnologia aiuta: il campo impiega soltanto 25 minuti per scivolare sotto la tribuna, spinto da 204 motori elettrici, 32 martinetti idraulici e 1.388 ruote in acciaio.
Questo permette agli Spurs di ospitare alcune delle pochissime tappe europee dell’Nfl, il campionato americano (il corrispettivo della Nba per il basket), con una risposta molto importante a livello di pubblico, da tutto il mondo, ed economica. Come se LeBron James andasse a schiacciare a San Siro.
Mi sa che perdere 5 minuti a guardare questo è una buona idea:
Parliamone. Il Real Madrid è rimasto lontano dalla sua casa per 560 giorni, sfruttando la pandemia e l’assenza del pubblico per ristrutturare l’impianto. Anzi, l’intero complesso sportivo: un progetto da 725 milioni di euro (quelli previsti erano di meno). Un’operazione imponente, insomma, ma che non ha portato a un’ampliamento considerevole della capienza che sarà di 82mila persone, solo di poche migliaia superiore alla precedente. Lo ha voluto rendere più confortevole e multifunzionale.
Il Real ha fatto installare un tetto retrattile, così da farlo diventare un luogo chiuso in cui dare spazio a qualsiasi tipo di attività, dagli spettacoli alle fiere e i congressi. Insieme alla dimensione sotterranea estremamente sviluppata che il club ha svelato con quel video sui social.
Grazie al campo da gioco a scomparsa e la presenza di un tabellone segnapunti come quelli dei palazzetti, nel nuovo Bernabeu si potranno giocare in contemporanea partite di basket e di tennis, oltre a quelle di football. C’è da credere che verranno ospitati i più importanti eventi del mondo quando la struttura sarà pronta visto l’appeal del club. Comunque nemmeno le tecnologie di conservazione del campo sono da snobbare, anche nell’ottica di un ecologismo sempre più necessario.
E visto che in Italia la maggior parte delle strutture devono essere ammodernate (o buttate giù e ricostruite), la speranza è che certe occasioni non siano perse. Non è più il numero delle poltroncine a fare la differenza.
Anche se allo Juventus Stadium…
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